Molto spesso, anche in modo inconsapevole, ci troviamo ad indossare delle maschere di noi stessi con gli altri.
Nella letteratura del ‘900 colui che introdusse il concetto di #maschere fu Luigi Pirandello: uno dei principali autori che si focalizzò sull’aspetto psicologico e interiore dei suoi personaggi. Egli considerava l’essere umano capace di strutturare
la propria #individualità dietro molteplici e mutevoli sembianze, tanto da portare la
persona ad essere -a seconda dei contesti- “uno, nessuno e centomila”.
Ma quali sono le ragioni che ci inducono a mascherare la nostra reale #identità❓
Sicuramente i fattori sono molteplici e che tra di loro interagiscono. In larga parte
enorme peso lo hanno il #giudizio e le aspettative; entrambi aspetti radicati dentro di noi che si manifestano in modi diversi e che si costruiscono in funzione della nostra
storia familiare, della cultura e dell’ambiente di appartenenza.
Una delle maschera che il più delle volte ci imponiamo di indossare, nonostante sia
quella che con maggior fatica portiamo, è quella che ha la funzione di coprire stati di
#dolore e sofferenza.